Difendere le proprie origini significa innanzitutto essere fieri di tutto ciò che è collegato ad esse, in primo luogo le tradizioni, il linguaggio,ma anche i miti e le leggende. Scopo di “alla sc’rdun” è quello di difendere la tipicità e la genuinità di tutto ciò che riguarda la nostra terra ed il nostro popolo.
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Complimenti ragazzi, questo si che è un bel blog, scrivete in dialetto e riportate i vecchi detti. Bravi fate un lavoro molto importante. Se posso darvi un consiglio, perchè non andate alla ricerca delle vecchie parole dialettali che oggi sono praticamente scomparse, non si usano più? Sarebbe una opera meritoria perchè riporterebbe in vita tanti termini praticamente scomparsi, i vecchi ancora li ricordano, e si darebbe maggior dignità ai nostri dialetti. Ad esempio il termine catoj (magazzino) di cui sarebbe bello scoprire l'etimologia. E' solo un'idea, complimenti ancora
Giusto Lucano.... una bella idea... Sai, proprio sulla parola "catoio" io credo ci sia in mezzo il prefisso greco che significa "Sotto".. kato, kata, etc..
Forse perchè designava la parte sottostante le abitazioni...
Chissà è un'ipotesi... Ma il problema è proprio questo.. Come verificarla?????
Indubbiamente la parte difficile è proprio stabilire l'etimologia di parole che tra l'altro sono sempre meno usate. L'ipotesi di Pino Suriano però mi sembra corretta e quindi si potrebbe anche accettare. Del resto noi siamo in quella che era la Magna Grecia e qualcosa ci sarà arrivato anche da lì. Un'altra parola che credo abbia uguali origini è "plac" (una pietra piatta), ad Atene, la zona semi-pianeggiante che si trova sotto l'Acropoli, si chiama appunto Plaka. E' solo un'ipotesi ovviamente ma è affascinante a mio avviso fare questi collegamenti che ci danno una testimonianza diretta di quello che è stato lo scorrere del tempo nei nostri luoghi.
Sempre continuando in questo gioco, mi viene in mente la parola portagall (arancia). Nel greco moderno l'arancia si chiama portokalli, quindi è molto diretto come collegamento.
Grazie "lucano" per i complimenti e per i commenti... L'arancia si chiama partgall e non portgall...
Ogni termine che noi usiamo arriva dal latino o dal greco, salvo qualche eccezzione... Comunque ha ragione Pino dicendo come facciamo a verificare la vedicità delle nostre ipotesi?
Salut
Egregio Gianniko,
non dimenticare che al mondo non ci sono solo i novasiresi, per me si dice portagall, a Nova Siri si dirà come hai scritto tu. Non ritengo corretta la tua affermazione, che è una tua convinzione ma non ha supporto scientifico, che tutto deriva dal greco o dal latino. Ci sono parole che derivano dallo spagnolo ed altre dal francese (anche se sono lingue neolatine), ci sono parole ad esempio nei dialetti pugliesi che derivano dalle lingue slave.
Riguardo alla verifica delle ipotesi, innanzitutto un grande lavoro da fare è quello di trovare le parole, poi confrontarsi con gli altri. L'origine delle parole, l'etimologia, si basa sempre su ipotesi che hanno qualche fondo di attendibilità. Calzante è l'esempio che Pino faceva a proposito della parola "catoio". Buona ricerca.
scusate ho firmato il post precedente con anonimo e non con il mio nick Lucano
Mamma mej mo p ricurda u dialett vecch e ma studja u latin e lu grec????.
ahahaha...effettivamente
.Guagnù, o dices portogall o partgall semp na arancia v mangias!!.
U franges, u tedesk e u spagnol... arrivn semb dù latin.. da d'uv n'arrivn "azzichzì - a'bbrrrià" s'agusn p' sch'rrà i crap e "passafò - passàlà" pì can???
Sckì
Pcchi s dic "je da tacc"? Da duv n'arriv?
Per quello che mi ricordo " je da tacc" nn fa parte del novasirese.. Posso anche sbagliare !!!!!.